| Vedano Olona        Lozza si appresta nel prossimo futuro a divenire importante  snodo ciclopedonale, attraverso il quale dall’attuale terminale della pista  ciclopedonale della Valle Olona in territorio di Castiglione Olona sarà  possibile raggiungere il Canton Ticino o dirigersi verso le ciclopedonali del  Lago di Varese.
 Abitata già dal Neolitico, Lozza venne conquistata nell'Alto  Medioevo dai Longobardi e successivamente dai Franchi. Nel 1200 circa entrò a  far parte dell'Arcivescovado di Milano. In questi anni appare nei documenti  ufficiali come Locotia o Locia ed annessa al feudo di Varese. Nel 1648 risulta  nei possedimenti della nobile famiglia dei Castiglioni e, nel XVII secolo, il  conte Marco Fabrizio Castiglioni vi costruirà un palazzetto di villeggiatura  estiva (tuttora inserito nel tessuto urbano) e a cui apparterrà fino alla fine  del XIX secolo.  La storia del paese si confonde con quella del contado del  Seprio e successivamente con quella del territorio milanese, cui Lozza rimarrà  legata dopo la distruzione di Castel Seprio, nel 1287. Agli inizi del XX secolo  anche Lozza, subendo l'arrivo delle grandi trasformazioni socio economiche,  subisce gli effetti dell'industrializzazione e sorgono, sul suo territorio,  vari opifici cartari e di filatura, imprese queste favorite anche dalla  costruzione della vicina Ferrovia della Valmorea. Oggi Lozza è un tranquillo e silenzioso paese adagiato su una  riva collinare ricca di boschi e vegetazione, alle porte di Varese e vicino ad  importanti arterie stradali. Piazza Monte Grappa, centro nevralgico del paese,  è dominata dalla Chiesa si Sant'Antonio Martire  Sant'Antonino  martire Costruita in periodo precedente al 1500 sui resti  di un forte militare che serviva per la difesa di Castel Seprio. Nell’interno  si trova una lapide voluta da Marco Fabrizio Castiglioni nel 1594, per  celebrare il suo sessantesimo compleanno, raggiunto nell’avita Lozza. Un ramo  della famiglia Castiglioni guidò per secoli la comunità di Lozza, da Francio  Castiglioni, capitano al seguito di Arrigone Castiglioni nel XIV secolo,  distintosi nella guerra al servizio dei Visconti contro la famiglia Torriani,  fino alla fine del XIX secolo, quando la casata si estinse. Di particolare  pregio il dipinto Madonna col Bambino  Più defilata, merita una sosta anche la piccola Chiesa di  Santa Maria in Campagna. Dalla piazza centrale del paese, si raggiunge seguendo  via Cesare Battisti. Santa  Maria in Campagna Situata alla  periferia del paese, ha una sola cappella volta ad oriente.  Secondo il cardinale Ildefonso Schuster,  arcivescovo di Milano, questa piccola chiesa sarebbe l’antico edificio sacro  medioevale dedicato ai Santi Vittore e Corona. Originariamente adorna di  dipinti sulla facciata, attualmente si presenta in buono stato all’esterno.  All’interno decorazioni a stucco di carattere secentesco, nella cappella  dell’altare, sono attribuite a Giovanni Battista Comamedo che vi ha lavorato  nel 1647.  Attribuiti invece  ai fratelli Lampugnani i dipinti  sulla  parte sinistra della chiesa raffiguranti episodi dell’incontro con Santa Elisabetta  e dell’Annunciazione. Degli stessi autori   le scene della Natività della Vergine e della Presentazione del Tempio  visibili sulla parte destra della chiesa. Lozza è anche nota nel territorio per le strutture sportive  di cui dispone. In particolare, oltre a dei campetti per il calcio a 7, il  calcio a 5 ed il tennis è presente una importante struttura di  Palatennistavolo, sede della società sportiva Tennis Tavolo Varese e di  importanti competizioni anche internazionali, ed un impianto di Minigolf anch’esso  sede di gare nazionali ed internazionali.  a cura di Giuseppe Licata 
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