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Ciclopasseggiando in Valle Olona
Gornate Olona

 

Castelseprio

Gornate Olona, conosciuta anche come Gornate Inferiore, è un paese di poco più di 2.200 abitanti che si ubica tra Castiglione Olona e Castelseprio. Il nome Gornate, probabilmente, deriva dal termine germanico Gor, in italiano stagno. Questo annuncia come il paese si situi in una zona ricca di risorse idriche. L’Olona è sicuramente il corso d’acqua più importante di Gornate e come per tutta la valle, anche qui, ha condizionato la storia del paese. Torba, San Pancrazio, Biciccera, Respiro e Madonnetta sono le cinque località che, oltre al centro cittadino, caratterizzano Gornate Olona. Le prime due si trovano nel fondovalle, a stretto contatto con il fiume, mentre le altre tre località sono posizionate sui terrazzamenti dei versanti della valle.

Torba confina con Castelseprio e con questo paese condivide il patrimonio mondiale dell’Unesco nell'ambito de l Longobardi in Italia: I luoghi del potere (568-774 d.C.).  Di questo patrimonio, Torba ospita il Monastero, un complesso che durante la sua storia ha avuto varie e diverse funzioni ben visibile dalla pista ciclabile al Km 14,7. Si tratta certamente di uno dei luoghi più rappresentativi della Valle Olona per il quale una sosta è fortemente consigliata. La struttura originale del Monastero di Torba si compone di una poderosa torre e di una parte di muraglia difensiva del V-VI secolo d.C. di origine romana. La torre e le mura servivano per proteggere l’abitato di Castelseprio, dominando l’attiguo fiume Olona. Dal VIII al XV secolo d.C. questo complesso fu utilizzato come monastero da parte di monache Longobarde, la quale, oltre ad adattare gli edifici e ad affrescare le pareti del torrione, fecero edificare la Chiesa di Santa Maria utilizzando, come da tradizione, pietre di origine fluviale e di rimpiego. Dal XV secolo, quando le monache abbandonarono l’area di Torba, gli edifici vennero impiegati dagli agricoltori locali come cascine e per altri usi agricoli. Anch’essi apportarono delle modifiche strutturali sia all’antica torre che alla sconsacrata chiesa. Il complesso di Torba è ottimamente gestito dal FAI, che riesce a valorizzare questo bene culturale grazie a svariati e interessanti eventi.

Da Torba, ripercorrendo la pista ciclabile  verso nord in direzione  Castiglione Olona dopo qualche centinaia di metri, al Km 15,6  incontreremo via 1 Maggio, una strada che incrocia il nostro cammino. A destra, al di là del ponte, si può apprezzare San Pancrazio, una piccola località che si è sviluppata nel tempo attorno a un ormai scomparso mulino. Sempre nella stessa direzione di San Pancrazio, ma proseguendo sino a risalire tutto il dislivello, si trova Biciccera. Una frazione che divide Gornate Olona da Castiglione Olona e che non offre particolari spunti turistici.

Per inoltrarci nel centro cittadino di Gornate Olona bisognerà imboccare la via alla sinistra. Una strada che collega il paese con il fondovalle, tipica della Valle Olona, con una pendenza accentuata e un asfalto abbastanza irregolare. Terminata la salita ci troveremo in una tranquilla zona residenziale di Gornate Olona, in via Cavour. Proseguendo diritto, questa via ci condurrà verso il nucleo del paese. Nell’ampia piazza cittadina, alla nostra sinistra, si scorgerà la chiesa parrocchiale San Vittore di Gornate Olona.

I beni d’interesse più rilevanti del paese però, oltre al Monastero di Torba, si ubicano sicuramente verso la Madonnetta. Per giungere in quest’area, sarà necessario, partendo dalla via Cavour, attraversare la piazza per immettersi nella seconda strada a destra, la via IV Novembre. Seguiamo per questa stretta via senza fare deviazioni, progressivamente la via IV Novembre si trasformerà in via Armando Diaz. Questo cammino ci conduce a un incrocio. A sinistra, verso Carnago e attraverso il Parco RTO (Rile-Tenore-Olona), la strada ci condurrà verso la località Respiro, salita tra le più frequentate dai cicloamatori della zona,  e il Castello, edificio del XII secolo, oggi ristrutturato e utilizzato da privati come location per eventi.

Invece, se proseguiamo a destra, questo ripido percorso ci guiderà verso la Madonnetta. Quest’area immersa nel verde del PLIS RTO, oltre ad ospitare dei bellissimi maneggi, un notevole agriturismo ed un ammirevole camping, custodisce il Santuario della Madonnetta, un luogo di culto semplice ma molto significativo per tutta la popolazione locale.

Santuario della Madonnetta

Non è una chiesa qualunque, non è una struttura scenografica come le più usuali dimostrazioni religiose, bensì è una costruzione rurale, umile e semplice. L’edificio religioso ubicato tra la brughiera di Gornate Olona ed i boschi del parco RTO disegna in questo territorio un paesaggio tanto speciale come spirituale. La zona in questione è distante dal centro abitato. La strada per raggiungervi  è impervia, scomoda, ripida e non del tutto asfaltata. Nonostante ciò, si è continuato a vivere il luogo e ciò rivela un affetto profondo della popolazione verso questo sito. Una dimostrazione costante di questo, avviene durante la festa della Madonnetta, la domenica dopo Ferragosto, quando i prati circostanti si riempiono di visitatori e devoti.

Il forte culto verso il santuario inizia ancora quando questo nemmeno esisteva. Attorno la metà del seicento nelle vicinanze di dove oggi sorge la costruzione religiosa, vi era una fornace che fabbricava coppi e mattoni. In questi anni, su di uno dei muretti dei fornaciai, un ignoto artista dipinse un’immagine della Madonna col Bambino, la Madonna di San Salvatore. Più tardi i devoti innalzarono un tetto a coppi per proteggere l’effige.  In questo luogo, la tradizione vuole che nel 1667 avvenne il primo di dieci casi miracolosi. Nella credenza dei gornatesi i miracoli avvennero fra il 18 dicembre 1667 e la fine di giugno del 1668, la maggior parte  di questi relazionati con la guarigione di qualche tipo di malattia, maleficio, lesione o frattura. 

Nel 1680 fu ultimato il santuario che oggi possiamo ammirare. È molto probabile che la sua costruzione a mattoni a vista, fu effettuata dagli stessi muratori e devoti della zona del Seprio. L’architettura è la tradizionale di quell’epoca, con un fragile e piccolo campanile che spunta dal tetto. Il santuario è stato più tardi riformato (forse varie volte), assumendo un aspetto più raffinato ed elegante. La chiesa è stata progettata a navata unica ed è creata in modo che il celebratore sia rivolto verso est. Sulla facciata principale si può ammirare ancora oggi un’immagine dipinta della Beata Vergine Maria, ovvero la figura religiosa per la quale tutta quest’area di Gornate Olona è divenuta uno dei luoghi più identitari per gli abitanti del Seprio e della Valle Olona.

A pochi passi dal Santuario e ben indicato, si ubica il Laghetto della Madonnetta, un sito tranquillo e incantevole, dove poter riposare dalle fatiche della salita.

La Valle Olona, come tutta la provincia di Verese, è un territorio dove l’idrografia ha una presenza molto rilevante. In questa regione, oltre al corso d’acqua principale che dà il nome alla valle, vi è il Tenore, uno dei più importanti affluenti proprio dell’Olona. Questo torrente viene alimentato a sua volta da più piccoli corsi d’acqua come il Riale Madonnetta. Codesto ruscello è l’unico emissario del Laghetto Madonnetta di Gornate Olona, uno specchio d’acqua di natura risorgiva. Con ciò si può capire come non sia sorprendente la formazione di un’area umida nella Valle Olona e specialmente nella zona di Gornate Olona. In particolare l’area umida della Madonnetta comprende il famoso laghetto nel quale si può ancora apprezzare la presenza di una colonia di rospi e di agrion di fuoco, una specie di libellule di color rossastro. Lo stagno ubicato nel bel mezzo del parco RTO presenta sul lato ovest una sequela di cipressi di palude, i quali, formando questo paesaggio, sottolineano come nei boschi della Valle Olona si conservi una buona qualità ambientale.

Il nome Madonnetta di quest’area boschiva di Gornate Olona proviene dalla presenza del santuario della Madonetta, edificio oggetto di fervente devozione. La tradizione vuole che in questo luogo siano avvenuti diversi miracoli connessi con l’immagine della Vergine Maria. Così che, in questa zona, è possibile ammirare un patrimonio culturale-religioso di autentico valore identitario, e a non più di 200 metri, un monumento naturale perfettamente conservato. Come la costruzione religiosa, anche lo stagno è un elemento caratteristico del folclore del municipio. Oltre alla consueta salvaguardia degli anfibi compiuta dall’associazione Ranatt, in questo luogo tradizionalmente si svolgono attività di educazione ambientale dirette ai bambini gornatesi. Qui si insegna l’importanza di custodire un ecosistema come quello del laghetto, habitat naturale della piccola fauna selvatica e in particolare dei simpatici rospi e delle eleganti libellule.

a cura di Alberto Pala

Castiglione Olona

 

Introduzione