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Spunti di visita
Casello ferroviario n.5 - Castelseprio
Uno dei pochi edifici sopravvissuti lungo la Ferrovia della Valmorea rivive grazie all'Associazione

All'interno del Parco RTO (Rile-Tenore-Olona), immerso nel verde della Valle Olona e quasi anonimo, a pochi chilometri tra Cairate e Lonate Ceppino, in località Crotto Valle Olona di Castelseprio, esiste uno degli ultimi edifici ferroviari ancora presenti (in totale tre i superstiti sui quindici esistenti) lungo la Ferrovia della Valmorea: il Casello n.5. Dopo una breve e fruttuosa trattativa tra il Comune di Castelseprio e le Ferrovie Nord Milano, è stato stipulato un contratto di comodato d'uso con l'Associazione Amici della Ferrovia Valmorea ed è diventato luogo di ritrovo dei soci e adibito alla raccolta e testimonianza storica ferroviaria.

L'edificio è uno dei pochi sopravvissuti e ha alle spalle più di cento anni di storia, in quanto costruito tra il 1913 e il 1915, quando la ferrovia, durante il prolungamento nella seconda parte del tracciato, da Cairate raggiungeva la Val Morea, denominazione successivamente corretta in Valmorea. La sua funzione di casello ferroviario con il classico movimento delle sbarre abbassate per impedire agli sporadici carretti o veicoli di fermarsi, non è mai stato svolta, se non sporadicamente con l'uso di una bandiera rossa per un eventuale veicolo di passaggio, essendo la strada solo a uso locale come via consortile. Il casello, comunque, una piccola parte della storia della Ferrovia Valmorea se l'è ritagliata, in quanto a ridosso del Crotto Valle Olona (una delle più rinomate trattorie della Valle Olona con i suoi succulenti piatti preparati ai viandanti), punto di ritrovo serale del sabato per le innumerevoli ragazze e ragazzi della valle che frequentavano l'animata sala da ballo (come menzionata più volte dalla Signorara Armida, Presidente della Pro Loco di Fagnano Olona), che utilizzavano il treno da Fagnano Olona e dai paesi limitrofi per raggiungere la località, per poi a sera inoltrata, con le scarpe in mano per non rovinarle dalle pietre, comminare a ritroso lungo i binari per tornare a casa.

Un altro aneddoto (questo è ancora tutto da appurare), narra che un giorno durante il passaggio di uno sporadico treno merci diretto a Castiglione Olona, appena oltrepassato il casello 5 deragliò rovinosamente dai binari (per la scarsa manutenzione del tracciato a monte di Cairate) e il personale di bordo intervenne con l'aiuto di alcuni contadini della zona, che muniti di cavalli e buoi, rimossero la locomotiva, sviata dal tracciato, ricomposero il binario, e invitarono tutti i partecipanti a un'onorata bevuta presso il Crotto adiacente al casello ferroviario.

Quello che si è appurato è invece un'altra storia, che si ritiene molto più umana e consona ai nostri tempi, ovvero la vicenda di una coppia che nel 1951, appena sposata ed in cerca di un'abitazione, scelse il casello di soli 50 mq su due piani, con un piccolo camino a legna, attingendo l'acqua potabile prima dall'adiacente pozzo e successivamente a un centinaio di metri da una sorgiva, e vi abitarono tranquillamente tutta la vita crescendo due figli.

Attualmente l'Associazione Amici della Ferrovia Valmorea sta attuando il recupero, per offrire una seconda vita al casello 5, consentire ai soci di incontrarsi e realizzare, senza grandi pretese viste le dimensioni dell'edificio, un piccolo ma significativo museo ferroviario, con libri, modelli ferroviari e tutto quello che riguarda il mondo delle ferrovie.

Il casellino, come i soci lo chiamano affettuosamente, è visitabile tutte le prime domeniche del mese da aprile a ottobre, per scoprire la storia locale, e offre la possibilità di un piacevole rinfresco in serena compagnia.

Fonte: Associazione Amici della Ferrovia Valmorea
Testo: Emanuela C.Bissoli
Foto:
Marco Baroni